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Arginina

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CHE COS'È L'ARGININA E DOVE SI PUÒ TROVARE?

L'Arginina, isolata per la prima volta da un germoglio di lupino dal chimico di origini svizzere Ernst Schultze, fa parte del gruppo degli amminoacidi essenziali per la fase di crescita dei bambini, in quanto negli adulti può essere sintetizzata direttamente dall'organismo, soprattutto a livello renale ed epatico. Generalmente viene assunta quotidianamente in quantità comprese tra i 3,5 g e i 5 g, specialmente mediante il consumo di frutta secca, carne e alimenti vegetali ricchi di proteine (come per esempio i legumi). Di seguito verrà elencata la quantità di questo amminoacido (espressa in milligrammi) contenuta in 100 grammi di alcuni prodotti alimentari:

- Nocciole 2824 mg/100g
- pesche 900-1200 mg/100g
- mandorle 1597 mg/100g
- formaggi 540 mg/100g

COSA FA'?
L'arginina è, come abbiamo detto, un aminoacido classificato come essenziale, perché esso ricopre un ruolo importante in determinate fasi della vita, come potrebbero essere l'adolescenza o la pubertà oppure anche in occasioni di traumi gravi e/o ustioni.
Anni di ricerche hanno permesso agli studiosi di stilare una lista delle funzioni biologiche di questo aminoacido, alcune delle quali di fondamentale importanza per la salute del nostro organismo. Qui di seguito ne verranno indicate alcune:
- Sintesi del glucosio;
- sintesi delle proteine;
- sintesi della creatina e contemporaneamente di altri derivati di aminoacidi, i quali ricoprono un ruolo indispensabile nell'economia cellulare;


EFFETTI COLLATERALI
Nonostante i numerosi benefici apportati dalla stessa, un consumo eccessivo di Arginina può avere delle spiacevoli conseguenze: per dosaggi giornalieri superiori ai 15 grammi, potrebbero manifestarsi crampi addominali, vomito, diarrea e nausea. Al fine di evitare questi spiacevoli inconvenienti è consigliato non esagerare nel dosaggio in quanto , se essa viene assunta con moderazione, non dovrebbero presentarsi spiacevoli sintomi.

CONTROINDICAZIONI
L'assunzione di questo aminoacido è controindicata in caso di soggetti afflitti da ipersensibilità all’Arginina, durante i nove mesi di gravidanza e nel successivo periodo dell'allattamento al seno. Codeste controindicazioni potrebbero presentarsi anche in gravi casi di insufficienza renale ed epatica.

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